Il documento di valutazione dei rischi - Il DVR

Cosa deve contenere il DVR?


Il DVR è l’acronimo per Documento di valutazione dei rischi. È un documento obbligatorio per tutte le aziende che impiegano almeno un lavoratore dove contenere:


-      analisi tutti i rischi presenti

-      l’identificazione delle figure coinvolte RSPP medico RLS.

-      Le misure di protezione e prevenzione, individuare i DPI

-      Le mansioni presenti e i rischi associati

-      Programma di miglioramento indicare le procedure.


E già qui iniziano i primi problemi perché quando dico tutti non intendo solo aziende produttive ma anche i negozi, le attività commerciali.

Non vi immaginate quanti negozi, parrucchieri o altre attività non lo abbiano.


Se avete un’attività e volete sapere se dovete redigere un DVR la domanda è semplice. Ho dei dipendenti? Se la risposta è si allora dovete avere il DVR.


Ricordate che dall’avvio dell’attività ci sono 60 giorni di tempo per redigere il DVR pena una sanzione che va da 2500 a 6400€.


Il datore ha l’obbligo di redigere il DVR affiancato dall’RSPP e dal medico. Che tradotto vuol dire che lo fa l’RSPP e il DL lo firma.  Con la speranza che almeno lo legga.



Le dimensioni del DVR?


Le dimensioni sono un problema. Se avete o lavorate in un’azienda di piccole dimensioni e avete un DVR di più di 40 pagine.

Complimenti avete un trattato di diritto non un DVR. Normalmente questi DVR sono infarciti di definizioni, articoli del decreto 81, estratti di norme tecniche superflui solo per aumentare il volume del documento.

Nella mia attività di consulenza sono il primo che nel DVR riporta definizioni e metodologie utilizzate per la redazione del documento. Ma c’è modo e modo.

Esempio pratico? Esempio pratico che mi è capitato.

Un’azienda mi chiama per rivedere un DVR acquistato on line. L’azienda, nel caso specifico un ufficio, lavora in un palazzo post 2010 in un’area residenziale di recente costruzione. Apro a caso il DVR e mi ritrovo sul rischio amianto. 8 pagine per definire cos’è l’amianto e tutte le prassi da utilizzare in caso di presenza per arrivare alla fine e leggere che non è presente il rischio. Riportatelo per tutti i rischi aziendali e capite cosa risulta

Capite bene che la cosa è del tutto superflua.


Un DVR fatto bene può essere composto anche da 20 pagine. Basta che contenga le informazioni che servono.


Ogni quanto deve essere aggiornato il DVR?


L’altro punto dolente solitamente è l’aggiornamento. La domanda da porsi qui è:


Ogni quanto devo aggiornare il DVR. La risposta è dipende perché a differenza della valutazione rischio rumore, vibrazioni e altre che hanno una scadenza definita in 4 anni il DVR deve essere aggiornato ogni qualvolta si verifica una modifica al processo produttivo o organizzative.

Facciamo un esempio? Facciamo un esempio.


Aggiungo un lavoratore all’organico che svolgerà una mansione già presente in azienda. Ecco in questo caso non è necessario un aggiornamento perché la situazione non è cambiata.


Assumo del personale per svolgere una mansione nuova in azienda? In questo caso si che mi serve un aggiornamento perché si aggiunge una mansione che prima non era presente in azienda.


Va detto inoltre una buona regola è comunque fare un aggiornamento annuale, l’importante è che il DVR rispecchi la fotografia dell’azienda.


Considerate che il mancato aggiornamento porta ad una sanzione che va da 1200 a 4900€.


                                             


Chi deve firmare il DVR?



IL DVR deve essere firmato e datato. Questo per garantire che tutte le figure che compongono la struttura della sicurezza. Quindi datore di lavoro, RSPP, medico competente e RLS abbiamo preso visione del documento e lo approvino ad una data specifica a riprova che in caso di un avvenimento il DVR era già presente.


Si presume che ne conoscano anche il contenuto ovviamente.


Contante che la mancanza di firma porta ad una sanzione da 1200 a 2500€







MTDH Blog

Autore: MTDH 12 gennaio 2024
Addestramento dei lavoratori
Autore: sites 1 luglio 2019
Come è regolamentata l'assunzione di alcool sul luogo di lavoro